Le taverne romane e le osterie medievali

Nel mondo greco, il primo antenato di un albergo di cui siamo a conoscenza viene menzionato da Tucidide, il quale parla di un imponente edificio di due piani costruito dai Lacedemoni; un altro alloggio simile ma più recente è una struttura del IV secolo a.C. sita nel Leonidaion di Olimpia: circondata da colonne ioniche, misurava 80 x 74 metri; anche il santuario di Asclepio dava la possibilità di soggiornare in una struttura predisposta per cure e riti a lungo termine.

Nell’antica Roma il settore alberghiero era più complesso: la vita romana era più frenetica e globalizzata, il ceto benestante molto più ricco e mondano; non ci stupisce sapere quindi che gli aristocratici usavano trascorrere le loro nottate di viaggio presso le camere di alloggio predisposte dalle taverne poste lungo la strada.

Al Medioevo risale invece la nascita delle osterie: prive di nomi veri e propri, venivano accompagnate da quello della città in cui si trovavano. Davano ospitalità soprattutto alle persone facenti parte del ceto mercantile, nonché ai tanti mercenari che percorrevano l’Europa in cerca di fortuna. In questo periodo i ricchi preferiscono restare nelle loro roccaforti anziché girovagare per diletto.

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